America,  Diari di viaggio,  Paraguay,  TDM

Per andare da Santa Cruz (Bolivia) ad Asuncion (Paraguay), abbiamo dovuto fare uno scalo a San Paolo (Brasile). Lo so, la strada non è la più breve ma è la più economica (250$/persona).
In quelle tre città, ho avuto qualche problema a capire quello che la gente diceva.
A Santa Cruz, la gente spesso “dimentica” di pronunciare il suono “s” e questo aggiunge una grande difficoltà di comprensione. È la prima volta in Bolivia che ho avuto così tanti problemi a capire lo spagnolo. Per fortuna il mio insegnante a Sucre mi ha avvertito che manca la “s”, quindi devo far ripetere più volte. Questo mi preoccupa un po’ perché mi è stato detto che lo spagnolo a Cuba era come quello di Santa Cruz.
A San Paolo, passiamo solo poche ore all’aeroporto, ma quelle poche ore ci bastano per capire una cosa: se anche le persone che lavorano all’aeroporto non parlano inglese, neanche i brasiliani parleranno inglese. Dovremo passare al portoghese il prima possibile. È la prima volta che sento un accento brasiliano al di fuori delle canzoni bossa nova, e devo ammettere che sono davvero scioccato perché non ha niente a che vedere con la musicalità delle canzoni. In realtà è abbastanza brutto con un sacco di “sh”, “eeee”, “eeen”; suoni che io chiamo “metallici”… Mi mancano le “o” e le “a” in spagnolo! Ai brasiliani non piace che gli si parli in spagnolo, lo trovano addirittura offensivo. Purtroppo, il riflesso al giorno d’oggi è dire “gracias”, sempre e comunque. Durante quelle poche ore a San Paolo, dicevamo “gracias” prima di passare all’inglese e dire “thank you” o “obrigado” per non offenderli.
Ad Asuncion, trovo il bel suono dello spagnolo ma con una musicalità totalmente diversa da quella dell’Argentina, del Cile, del Perù o della Bolivia. Hanno un accento piuttosto particolare, un po’ sorprendente all’inizio quando li si ascolta. Anche loro parlano molto velocemente, ma la buona notizia è che non si ingoiano consonanti, la musicalità è solo un po’ diversa, ma il contenuto rimane più o meno lo stesso. Qui il vocabolario cambia un po’ e troviamo più parole e espressioni spagnole della Spagna. Sono così felice di aver preso lezioni a Sucre, senza le quali non sarei mai riuscito a capire una sola parola in Paraguay.
In breve, ancora una volta, ti consiglio vivamente di iniziare a imparare lo spagnolo e il portoghese per il tuo soggiorno in Sud America. Ogni volta che riesco a comunicare con successo con un locale, ho questa sensazione indescrivibile di aver realizzato qualcosa di grande e importante ahaha.
Penso che il mio apprendimento del portoghese sarà un po’ difficile perché al momento non riesco ancora a riprodurre i suoni “brasiliani”. Vedremo tra un mese, quando passeremo 2 settimane a Rio de Janeiro 😀

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *